Wittgenstein:
Un vecchio pallino di molti giornalisti, sbugiardare le pompose cifre delle manifestazioni di piazza, è oggi affrontato scientificamente da Filippo Ceccarelli su Repubblica:
"Chi vuol essere milionario basta che ne annunci in piazza almeno mezzo milione. Perché di lì a poco, nell'immancabile tripudio della folla-record, il raddoppio verrà evocato come l'abbagliante entità che unifica, ordina, stupisce e si rispecchia in se stessa. E infatti: «Siamo un milione!» si è sentito gridare sabato scorso dal palco di San Giovanni alla manifestazione della sinistra radicale.
Ed è anche vero che questo è un tempo di naturale enfasi e macroscopiche bizzarrie: ma si ha (ancora) un'idea di che cos'è veramente un milione? Non per fare i pierini, gli scetticoni o i guastafeste, ma esiste qualche fondatissima ragione per ritenere che a San Giovanni l'altro giorno non erano più di 150 mila. Che sono anche tanti, diamine, ma non è questo il punto.
Il punto è che per quanto riguarda le cifre delle manifestazioni, sempre più spudoratamente i partiti e i loro leader «ci marciano», nel senso che non solo danno i numeri, ma li sparano ogni volta più grossi; con il che la forchetta tra il dato reale e quello immaginario comprende di solito una tale massa di persone da poterci riempire una città assai popolosa, o altre sei o sette piazze.
... continua
http://www.wittgenstein.it/post/20071023_41731.html
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