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domenica 18 novembre 2007

Prestiti p2p



Stanno aprendo, anche in Italia, le due principali aziende che si occupano di prestiti p2p: Boober e Zopa.


L'idea è scambiarsi denaro in prestito direttamente tra persone, senza banche e finanziarie di mezzo. Offrire e ottenere un prestito risulta abbastanza semplice: qualcuno presta e qualcuno chiede. Il sistema è semplice e trasparente, grazie a internet mantieni sempre il controllo sul tuo denaro e sai come viene utilizzato. Viene comunque controllato il profilo di credito di chi cerca un prestito e gli viene asegnata una casse: A+, A, B o C. Se non rientra in una di queste, non può partecipare.


I meccanismi sono molto simili ma con "prospettiva" diversa. In Zopa i Prestatori fanno le loro offerte: "Vorrei prestare X euro a Richiedenti di classe A per questa durata e questo tasso". Il Richiedente valuta i tassi offerti e se lo attirano chiede il prestito. Se non gradisce i tassi di oggi, può ritornare domani per vedere se ci sono nuove offerte. In Boober invece è il Richiedente a scegliere anche il tasso d'interesse. Naturalmente questo deve essere abbastanza allettante perché i Prestatori sottoscrivano il suo prestito.


I Richiedenti ripagano le rate mensili via bonifico automatico (RID). Se una rata non viene pagata, una società recupero crediti si aziona con gli stessi meccanismi usati normalmente dalle banche.
Ci guadagna chi presta, che ha un tasso più elevato rispetto agli investimenti in titoli di stato, ci guadagna chi riceve il prestito che lo paga meno che se lo chiedesse in banca o peggio ancora da una finanziaria, ci guadagnano Zopa e Boober, chiedendo ai Richiedenti una commissione sulla transazione (+ una piccola quota fissa) ed ai Prestatori una commissione annuale di servizio.

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